Lino Patruno

 Le esperienze di Lino Patruno vanno da quelle jazzistiche in concerto, in sala di registrazione, in TV a quelle di attore di cabaret, di teatro e di cinema; da leader di jazz band alla composizione di musiche da film e per il teatro; dal ruolo di sceneggiatore a quello di produttore cinematografico; da organizzatore di festival del jazz a presentatore e regista televisivo.
Negli anni ’60 assieme a Roberto Brivio. Gianni Magni e Nanni Svampa costituisce “ Il Teatrino Dei Gufi”, primo esempio di cabaret italiano ispirato a quello francese che si scioglie nel 1970.
In seguito, nei primi anni ’70, assieme a Nanni Svampa e Franca Mazzola, continuò l’attività teatrale e cabarettistica realizzando inoltre per la RAI alcune serie televisive di grande successo fra le quali ricordiamo “Portobello” che lo rende popolare.
Ha suonato e inciso dischi con alcuni dei grandi maestri della storia del jazz (Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Wingy Manone, Bud Freeman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko, Bob Haggart, Dick Cary, Jimmy McPartland, Eddie Miller, Yank Lawson, Billy Butterfield, Bob Wilber, Spiegle Willcox, Dick Wellstood, Tony Scott, Bucky Pizzarelli, Wild Bill Davison, Kenny Davern, Barney Bigard, Pee Wee Erwin…)

LINO PATRUNO JAZZ SHOW

LINO PATRUNO & HIS BLUE FOUR

LINO PATRUNO JAZZ SHOW

Il Jazz Show di Lino Patruno è così composto:
tromba,  trombone,  clarinetto - sax,  pianoforte,  chitarra-banjo, contrabbasso, batteria, voce.
Lo stile della band è quello del jazz classico degli anni ‘20, ‘30, ‘40
(Blues, New Orleans, Dixieland, Swing).

Il  repertorio : quello di Armstrong, di Bix, di Duke Ellington, di Benny Goodman, oppure temi tratti da film famosi dell’epoca.

LINO PATRUNO & HIS BLUE FOUR

Questa formazione, unica nel suo genere, è un omaggio di Lino Patruno alla musica del violinista Joe Venuti e del chitarrista Eddie Lang che per primi negli anni ’20 inserirono nel jazz il violino e la chitarra e successivamente fecero parte delle orchestre di Jean Goldkette e di Paul Whiteman a fianco di Bix Beiderbecke, Frank Trumbauer, Tommy e Jimmy Dorsey, Adrian Rollini e Bing Crosby.



Lino Patruno incontrò Joe Venuti negli anni '70 e con lui incise 2 LP oltre a suonare in concerto e nei vari Festival del Jazz italiani (Pescara. Verona, Genova, Milano).
Joe Venuti, che era di origine siciliana, negli anni '20 incontrò il chitarrista Eddie Lang (il cui vero nome era Salvatore Massaro e i cui genitori erano Il duo Venuti-Lang in quegli anni fu invitato a suonare nelle più celebri orchestre di New York fra le quali ricordiamo quella di Roger Wolfe-Kahn, quella di Jean Goldkette e quella di Paul Whiteman nelle quali militavano solisti come Bix Beiderbecke, Frank Trumbauer, Tommy & Jimmy Dorsey, Bing Crosby...

Purtroppo Eddie Lang scomparve nel 1933 a 31 anni e purtroppo, pur collaborando con altri grandi chitarristi, Joe non riuscì più a sostituirlo. Eddie Lang è stato il primo grande chitarrista della storia del jazz che ha inventato gli accordi e le progressioni jazzistiche sulla chitarra fino ad allora usata in maniera primitiva dai bluesmen di colore.
Lino Patruno per questo gruppo ha chiamato il violinista trapanese Mauro Carpi (un vero discepolo di Joe Venuti), il trombonista e cornettista statunitense Michael Supnick, Giancarlo Colangelo al sax basso e il vocalist inglese Clive Riche considerato unico nel suo genere.
E a proposito dei due ospiti stranieri ricordiamo che Clive Riche è Michael Supnick sono anche attori; ricordiamo Clive Riche nel “Sandokan” televisivo e Con i "Blue Four" Lino Patruno nel 2003 ha rappresentato l'Italia al Festival Internazionale del jazz di Ascona e di Bruneck.
Nel 2005 il gruppo ha preso parte al film “Forever Blues” di Franco Nero proiettato con successo a New York, Washington e Los Angeles. Lino Patruno ne ha scritto la colonna sonora e per questo ha ricevuto La Nomination al David di Donatello, Il Globo d’Oro della Stampa Estera e il Premio Fregene per Fellini.
Inoltre è uscito un Cd dedicato appunto alla musica del duo Venuti-Lang dal titolo "The Magic Sound of Joe Venuti & Eddie Lang".
   
“UNO SPETTACOLO DI GRANDE SUCCESSO IN CUI LA BUONA MUSICA DI UN TEMPO SI ALTERNA ALL’ALLEGRIA, AL BUON GUSTO E AL DIVERTIMENTO ASSICURATO.”
(Da “Musica Jazz”. Commento di Giorgio Lombardi).